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sabato 27 ottobre 2012

[Edizione Straordinaria] Keshe consegna tutti i progetti all'Ambasciata Italiana in Belgio.


Ieri sera, Venerdi 26 Ottobre, l'Ing. Keshe (di cui abbiamo parlato
nell'Episodio 16 del podcast) si e' recato di persona all'Ambasciata
Italiana a Bruxelles e ha consegnato un file contenente tutti i
progetti costruttivi delle sue stupefacenti tecnologie di energia
libera, gratuita e infinita.

Secondo le affermazioni di Keshe (che adesso potranno essere
verificate) le sue tecnologie permettono di spostarsi nello spazio
senza limiti e senza costi; di riprodurre materiali, acqua e cibo
"dal nulla"; di guarire le malattie e ristabilire la salute; di produrre
energia pulita a costo zero.

In pratica, secondo Keshe, con la diffusione di questi apparecchi,
ognuno potrà crearsi una casa, riscaldarla, illuminarla e riempirla
di cibo; ognuno potrà spostarsi liberamente in ogni angolo del
mondo in tempi brevissimi.

Keshe ha affermato che, in questi giorni, sta personalmente
consegnando TUTTI i progetti costruttivi di TUTTE le sue invenzioni
a NOVANTA ambasciate di tutto il mondo.
L'ambasciata Italiana ha gia' ricevuto tutto nel pomeriggio di ieri
e ha conservato tutti i documenti in cassaforte, in attesa di decidere
il prossimo passo.

Keshe non ha richiesto alcun compenso per la consegna dei suoi
documenti. Al contrario: si e' detto pronto a recarsi ovunque ce
ne fosse bisogno per impartire ulteriori istruzioni, sia nella
costruzione che nell'utilizzo delle sue apparecchiature.

L'Ing. Keshe ha chiesto aiuto a diffondere la notizia di questo
passaggio di documentazione, affinche' tutti lo sappiano.

A questo punto, rimangono in piedi solo due ipotesi:
1) Keshe e' un millantatore, o una persona disturbata;
2) Keshe possiede tecnologie in grado di cambiare per sempre i
destini di questo pianeta.

Con tutta probabilita', sapremo abbastanza presto quale delle due
ipotesi e' quella vera.

Per approfondire:

Con i miei saluti piu' cordiali.
Italo Cillo (Fondatore e Autore del Podcast www.tempodicambiare.it)

domenica 21 ottobre 2012

5 Lezioni Importanti

Qui sotto ti scrivo un link che rimanda ad un bellissimo post di Cosimo Melle pubblicato sulla pagina di Quintuplica.
 
Leggilo e... Fai le tue riflessioni!
 
Ecco il link:

mercoledì 17 ottobre 2012

Cedere sovranità – Fiscal Compact di S. Brizzi

Potete trovare la seconda parte del nuovo articolo di Salvatore Brizzi cliccando sul link:

Cedere sovranità – MES di Salvatore Brizzi

Potete trovare la parte prima del nuovo articolo di Salvatore Brizzi cliccando sul link:
http://larinascitaitalica.com/cedere-sovranita-mes/

Prendi in mano il tuo futuro, facendo molto MENO...


Se ancora non sei riuscito a prendere in mano la tua vita per farne ciò che vuoi, personalmente e professionalmente…

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Resterà online solo per un TEMPO LIMITATO.

Mi ringrazierai dopo!


Buona visione e buona formazione.

giovedì 11 ottobre 2012

Un partito creativo - parte 2


Il partito deve porsi come leader dell’evoluzione, oltre l’attuale conosciuto; diventare traino per le folle. Il partito deve proporre un’evoluzione permanente della scienza, della cultura, dell’economia, della spiritualità… Non deve rispecchiare fedelmente l’attuale stato di coscienza del popolo, ma sforzarsi di essere sempre un po’ oltre, un po’ davanti. Il partito è il faro, non la nave.

Il Partito Italia Nuova ha capito che per fare questo deve superare l’attuale fase della manipolazione e della persuasione delle folle – la cosiddetta “conquista del consenso”, come se si fosse in guerra – dentro cui sono immersi gli attuali schieramenti politici. Il Partito Italia Nuova ha capito che la leadership non la si guadagna più con la coercizione fiscale o militare, ma ispirando, facendo sognare, fornendo senso alle vite dei cittadini; i quali, nel profondo, non aspettano altro.
Non si ripeterà mai abbastanza quanto questo aspetto sia più importante dell’elaborazione dei giusti programmi.
Il partito per cui io darei la vita non è quello che riesce a “sanare il bilancio”, ma quello che fa risuonare una corda del mio cuore, quello che pronuncia parole in grado di far volare la mia anima. Un programma di partito, per quanto indispensabile, prima o poi passa, diviene obsoleto, mentre le energie archetipiche non passano, non diventano mai superate. L’archetipo dell’Eroe, quello del Guerriero, del Santo o del Saggio, del Sovrano o del Ribelle, dell’Artista o della Mamma… non passeranno mai, perché sono figure registrate nella nostra anima. Non si tratta di mode o correnti di pensiero temporanee. Un partito, perché sia veramente tale e possa davvero governare un popolo, deve diventare incarnazione di uno o più archetipi.

Se il Governo si limita a rappresentare l’ente che impone i sacrifici ed entra a casa tua a riscuotere le imposte (per pagare il debito che ha contratto con le banche), lo scollamento fra cittadini e politica diviene sempre più ampio. Lo Stato allora viene percepito come alleato dei banchieri e nemico del cittadino. Se invece il partito al governo è capace di ispirare valori profondi, trarrà a sé i cittadini come un magnete, e questi lo sosterranno acclamandolo. A questo punto lo Stato avrà nei suoi cittadini i più grandi alleati e non degli avversari pronti a difendersi da lui. Essi supporteranno i suoi progetti perché sanno che nel prendere parte alle iniziative dello Stato realizzeranno anche i propri obiettivi. Insieme, Governo e popolo, sono protesi verso l’evoluzione.
Il Partito Italia Nuova sa di dover lavorare sulla causa e non sull’effetto. Per esempio, non cercare di risolvere la crisi prendendo soldi ai cittadini o tagliando le spese per la Sanità, ma cambiare le regole del gioco in maniera da annullare le cause stesse della crisi.
[delle cause della crisi ho parlato in maniera ampia e chiara nel post:
L’evasione fiscale – Arma di distrazione di massa]

Nel marketing si dice “essere sul mercato prima della domanda”, ossia non aspettare che arrivi la richiesta d’aiuto e poi tentare convulsamente di tamponare la situazione di settimana in settimana (ciò che sta avvenendo oggi in Europa), ma fare in modo che non debba nemmeno arrivare la richiesta d’aiuto. Pensare a una buona semina invece che risolvere il problema di un cattivo raccolto.


Un vero partito deve sfidare le rappresentazioni culturali e morali dominanti e aprire nuove strade a visioni del mondo alternative. Un movimento che sia davvero nuovo, che si pone come riferimento, non punta più a rivendicazioni materiali, cercando di intortare i cittadini con i soliti slogan – più lavoro, più sicurezza, ecc. – ma si concentra sul cambiamento dei modelli di pensiero in tutti i campi. Per esempio, si può insegnare ai giovani a non cercare il lavoro in base a quanto possono guadagnare, nella speranza di riuscire a sostenere un mutuo, ma esclusivamente in base alle proprie passioni. Allora il guadagno diventa una conseguenza del fare bene e con passione il proprio lavoro. In questo modo non si creano dei frustrati, poveri o ricchi che siano.
Siamo arrivati al punto in cui i partiti oramai non promettono neanche più il lavoro, la casa e le pensioni più alte – come si faceva una volta – ma si fanno votare incitando a maggiori sacrifici! Si sta cioè facendo leva su un bisogno masochistico del popolo: “Sono io che ho sbagliato, non loro, e sono io che devo pagare. Mea culpa, mea culpa, mea maxima culpa”. Siamo proprio alla fine della corsa, e ciò è positivo per chi attende il cambiamento.

Pur possedendo un programma politico ben definito, la vera forza del Partito Italia Nuova sta nel renderti libero di crearti una nuova identità, senza uniformarti, libero di ripensare te stesso, assumendoti una nuova responsabilità come »uomo nuovo« e »donna nuova« che si collocano al centro della propria vita. Più riesci a fare questo, meno hai bisogno dell’assistenza statale e più sarai soddisfatto della tua vita, la quale diviene automaticamente più dignitosa.
Un partito che è anche movimento culturale rappresenta la visione della politica del futuro. Con il tempo otterrà consenso, reputazione, fedeltà e, non meno importante, sostegno economico, in misura molto maggiore rispetto ai partiti attuali. Questo è un partito che si distingue e quindi fornisce alla gente una ragione per parlare di se stesso. Non può non avere successo. I partiti che si fondano sull’incoscienza e sull’ignoranza degli elettori sembrano avere più successo nell’immediato, ma in una società dove i cittadini si stanno svegliando e cominciano a esprimere tutto il loro potenziale… questi partiti sono destinati a scomparire per lasciare spazio a chi ha sempre puntato sull’evoluzione della cultura e sulla libertà delle coscienze.

Salvatore Brizzi

Un partito creativo - parte 1


Questo è per i folli. Gli anticonformisti. I ribelli. I piantagrane. I tasselli tondi nei fori quadrati. Quelli che vedono le cose in modo diverso. Che non amano le regole. Che non hanno rispetto per lo status quo.
Potete citarli, disapprovarli, glorificarli o denigrarli. Ma ciò che non potrete mai fare è ignorarli. Perchè loro sono quelli che cambiano le cose. Che fanno progredire l’umanità. E mentre qualcuno potrebbe definirli folli, noi ne vediamo il genio. Perchè solo coloro che sono abbastanza pazzi da credere di poter cambiare il mondo, lo fanno davvero.

Think different, Steve Jobs (1997)

Dal 4 al 7 Ottobre ho partecipato all’incontro di Formazione Politica organizzato dal Partito Italia Nuova a Firenze. Per quattro giorni si è respirata un’energia creativa che in ambito politico abbiamo dimenticato da troppo tempo. Il rischio che stiamo infatti correndo è che le nuove generazioni percepiscano la creatività come qualità indispensabile nell’opera di pittori e scrittori e vedano sempre di più la politica come un affare per ragionieri e commercialisti, dove intuizione e creatività sono di norma bandite. Ma una politica senza creatività, che si esaurisce nel “far tornare i conti”, è una politica già morta.
Ogni sera ho segnato sui miei appunti delle riflessioni che vorrei riportare qui. Le ho trascritte fedelmente, per cui mi perdonerete lo stile un po’ carente.

Un partito non dovrebbe cercare il “posizionamento sul mercato”, bensì il suo senso nella società. Questo significa che il partito non può limitarsi a considerare i desideri del popolo per poi prometterne il soddisfacimento in campagna elettorale, allo scopo di guadagnare consensi, ma deve essere in grado di creare una nuova società, più evoluta rispetto a prima. Lo scopo del partito non è governare più a lungo possibile, ma lasciare dietro di sé un mondo migliore.
Non punta sull’adesione, punta sull’evoluzione.

Nel nuovo modo di fare politica proposto dal Partito Italia Nuova lo scopo non è più persuadere, penetrando a forza nelle menti degli elettori, ma scoprire la direzione verso cui sta evolvendo la società e favorirne il cammino. In tal modo il PIN avrà comunque adempiuto al suo dovere, indipendentemente dal numero dei consensi, che potrà essere più o meno grande a seconda di quanto la società è pronta a balzare in avanti.
Un partito oggi non può limitarsi a presentare dei programmi (fiscalità, immigrazione, istruzione, politica estera, ecc), ma deve essere in grado di fornire una lettura alternativa della realtà, capace di rompere gli schemi e stabilire un nuovo equilibrio psicologico. Quando si tratta di governare un Paese è di psicologia infatti che dobbiamo parlare, prima che di economia e finanza. Il Partito Italia Nuova trasmette alle persone un nuovo paradigma conoscitivo, un nuovo modo di intendere la realtà, dove il cittadino è responsabile per quanto accade nella sua vita, per i suoi successi e per i suoi insuccessi.

I programmi di partito sono indispensabili, perché sono il suo collegamento con la società, ma sono solo la conseguenza del nuovo modo di percepire la realtà che il partito vuole trasmettere. Per esempio, se c’è una crisi in atto nella nazione, anziché limitarsi a fare dei conti per “risanare il bilancio”, il partito deve avere il coraggio di proporre un programma fiscale che tenga conto di come la società deve cambiare affinché le crisi possano venire superate (non evitate, il che è impossibile). I programmi non devono cioè provenire dal basso, ma dall’alto, dai principi. Non sono i problemi che devono far mutare i principi, ma i principi a essere applicati affinché risolvano i problemi. È come dire che se io sono un individuo che segue il principio dell’onestà, non inizio a rubare solo perché mi ritrovo senza soldi. Non muto mai il mio principio: se l’eventualità di rubare non rientra nemmeno fra le opzioni possibili, allora sarò costretto, per forza di cose, a inventarmi un’altra soluzione.
Per chi vuole approfondire il programma del PIN.

Il partito/governo è un ispiratore di valori, non un produttore di leggi. Il partito deve essere una guida emozionale, mentale e spirituale; deve agire sull’anima del cittadino colmandone i vuoti, solo allora verrà riconosciuto come reale leader del Paese e non solo come legiferatore e costrittore delle masse, un mostro da cui difendersi e a cui sfuggire.

Salvatore Brizzi

 


 
Armando Siri ospite ad Agorà su Rai Tre

Intervento di Brizzi per il Partito Italia Nuova a Torino

lunedì 1 ottobre 2012

La Politica della Carenza.


Alcuni giorni fa ho letto un articolo davvero esplicativo del giornalista Paolo Barnard.
Questo articolo è ricco di informazioni e verità che, chissà come mai, nessuna testata giornalistica si sognerebbe mai di pubblicare o condividere!

Mi è sembrato opportuno che anche tu leggessi queste verità.


Il buon Valerio Conti ha pensato opportunamente che queste informazioni dovessero essere diffuse su larga scala e così ne ha fatto un PDF di meno di 10 pagine.
Capirai su dove stiamo e dove saremo tra qualche tempo se non ci muoviamo tutti insieme.

Lo puoi scaricare cliccando questo link:
=> www.valerioconti.com/Download/politica-carenza.zip

Ringrazio anticipatamente Paolo Barnard, Valerio Conti e tutti coloro che dedicheranno 5 minuti del loro tempo a leggerlo.